La storia di via Margutta ricorda quasi quella di Cenerentola: nata come semplice passaggio di servizio sul quale affacciavano il retro dei palazzi della ben più blasonata via del Babuino, e trovavano spazio solo carretti e magazzini, assieme alle botteghe di piccoli operai e scuderie, divenne nei secoli uno dei luoghi più eleganti e ricercati di Roma.. Fu nel Medioevo che le cose cominciarono a cambiare: tutto si deve ad un non meglio precisato artista che decise di aprire qui la sua bottega...venne gettato così il seme della nuova identità della strada, che da lì a poco cominciò ad attrarre artisti da tutte le parti del mondo, anche se si dovette attendere la fine dell'800 per vedere regolarizzato il tracciato ed assistere alla costruzione di un vero e proprio impianto fognario, latente fino ad allora. In tempi più recenti via Margutta (che prende forse il nome da una famiglia residente da queste parti) ha legato il suo nome al cinema dell'età d'oro: Federico Fellini e Giulietta Masina avevano qui un appartamento, ricordato da una targa un po' sbiadita, come anche la mitica Anna Magnani. Ma se voi dite cinema e via Margutta nella stessa frase a me viene in mente solo Joe Bradley e la sua casetta di via Margutta 51. E se non sapete chi sia Joe Bradley, correte subito a vedere Vacanze Romane!