Mettete insieme una somma pressoché infinita di denaro e un talento fuori dal comune, agitate per bene e ricavatene alcuni dei massimi capolavori della Roma del '500: il sodalizio tra Agostino Chigi e Raffaello è stato in effetti, a conti fatti, uno dei meglio riusciti del rinascimento romano. Da una parte un banchiere, anzi IL banchiere per eccellenza, l'unico che ha saputo meritarsi (oltre a Lorenzo de' Medici, ma questa è un'altra storia...) il soprannome di Magnifico; dall'altra il pittore che è diventato emblema stesso del Rinascimento, e che proprio per Agostino ha realizzato alcuni dei suoi capolavori...avete presente villa della Farnesina su via della Lungara, con la loggia di Galatea e quella di Amore e Psiche? Ma non è mica tutto: Agostino scelse Raffaello anche per la costruzione della sua cappella funebre (curioso il destino: i due morirono a soli cinque giorni di distanza l'uno dall'altro) in santa Maria del Popolo. Raffaello progettò uno spazio molto semplice, in sostanza un cubo sormontato da una cupola, quest'ultima decorata da mosaici realizzati su disegno dello stesso pittore, con al centro Dio e tutt'attorno immagini allegoriche del sole e dei pianeti. Oltre a Raffaello, nella cappella si ritrova anche un altro artista già coinvolto nella decorazione di villa Farnesina, quel Sebastiano del Piombo che qui dipinse la Nascita della Vergine. E, visto che i capolavori non vengono mai da soli, la decorazione della cappella venne completata, oltre un secolo dopo, da Gianlorenzo Bernini, che modificò il progetto raffaellesco delle tombe realizzando anche le sculture delle nicchie. Voi chi preferite, Raffaello o Gianlorenzo?