Gran parte dei romani la conosce perché, solitamente, ci impreca contro la mattina andando al lavoro, bloccato nel traffico di porta san Giovanni, che sorge proprio là accanto. Molti invece ci passano accanto senza accorgersene, attratti dalla mole di san Giovanni in Laterano, al di qua delle mura, o da quella di Coin, al di là delle mura, in un curioso mix di sacro e profano. Porta Asinaria invece meriterebbe ben altro destino, sebbene sin dall'origine sia stata considerata come una delle minori aperte lungo le mura Aureliane, servendo sostanzialmente al solo traffico locale. La sua importanze crebbe però nel V secolo, quando Onorio la monumentalizzò costruendo le due torri circolari accanto a quelle rettangolari, già esistenti...a poco servirono tuttavia le torri visto che la porta venne attraversata, nell'ordine, dai Goti di Totila (nel 546) e da Enrico IV (nel 1084): in entrambi i casi l'ingresso si concluse con un devastante saccheggio: sarà forse anche per questo che, nel 1574, la porta venne chiusa e sostituita da porta san Giovanni, realizzata in occasione del Giubileo. Sempre chiusa da allora (anche se visitabile su prenotazione) ma almeno restaurata e consolidata da qualche anno, la porta oggi è finalmente ben visibile...concedetele uno sguardo, e regalatele un'imprecazione in meno la prossima volta che passate da qui.