Nel cercare spunti per il mio post di questa settimana, e volendo celebrare degnamente il 25 aprile, mi sono imbattuta nel sito www.ultimelettere.it (la foto è presa dal sito) che raccoglie le ultime testimonianze dei condannati a morte durante la Resistenza. Tra le tante lettere di quelli che sono stati uccisi a Roma ho scelto quella che Mario De Martis scrive allo zio. Mario aveva 23 anni ed era nato a Sassari; iscritto alla facoltà di lettere, durante la guerra è arruolato tenente pilota. Dopo l'8 settembre - fuggito ai tedeschi che lo avevano catturato - entra in contatto con il Fronte Militare Clandestino, ma viene arrestato il 28 marzo del 1944 in piazza della Libertà, finendo prima a via Tasso e poi a Regina Coeli. Il 3 giugno scrive queste poche righe allo zio:
"Caro zio, tra una mezz’ora saremo fucilati tutti e sei. Il mio pensiero corre ora a voi ed alla cara mamma che il destino non ha voluto dovessi riabbracciare. Sarete voi ad avvertirli ed a dire loro che li aspetterò altrove. Saluti tanti tanto e baci a tutti dal vostro Mario". Per celebrare il 25 aprile basterebbe leggere le poche righe di chi si è battuto per la libertà.