Arrampicata su colle Oppio, la chiesa di san Martino ai Monti trascorre le sue giornate tranquillamente, senza subire le orde di turisti che in questa parte della città, benché centralissima, arrivano raramente, attratti da altri lidi...ed è un vero peccato, perché qui dentro si trovano un paio di cose davvero affascinanti. Innanzitutto perché sul fianco della chiesa sono ancora ben visibili blocchi di tufo delle mura severiane, e anche perché qui sotto si conserva ancora un antico titulus, datato al III secolo d.C.. All'interno poi si vedono affreschi del tutto particolari, diversi da quelli che solitamente si trovano luoghi di questo genere (e di quest'epoca): le pareti delle navate laterali mostrano infatti gli interni di san Giovanni in Laterano e san Pietro, così come apparivano nella prima metà del Seicento, e le scene della vita di Elia, opera di Gaspard Dughet, ambientate in quegli stessi ariosi e lievi paesaggi che hanno reso il Dughet uno dei paesaggisti più apprezzati del suo secolo. Una scelta davvero particolare, che rende san Martino un unicum nel suo genere...parleremo ancora di questo Gaspard...