"Ho passato tutta la vita a cercare, e continuo a farlo ancora oggi. Io guardo il mondo attraverso una cornice rettangolare, vivo dentro di essa". Ara Güler è, secondo il British Journal of Photography, uno dei sette migliori fotografi al mondo; scomparso nel 2018, il maestro turco si è ben meritato di finire in questo empireo, come si evince facilmente visitando la mostra che gli ha dedicato il museo di Roma in Trastevere (fino al prossimo 3 maggio). Nato a Istanbul nel 1928, vorrebbe diventare regista, drammaturgo o scrittore. Diventa invece fotografo, il che riunisce in realtà tutte le sue altre passioni; basti guardare alcuni degli scatti in mostra, che raccontano storie intrise di vita e di fatterelli quotidiani, ma che parlano anche di celebrità. In soldoni, Güler dal 1950 ha prodotto una serie infinita di scatti, esposto in centinaia di musei e pubblicato decine di libri, e io sciocca quasi non lo conoscevo. La sua mostra va vista, non c'è altra scelta.