E pensare che prima in mezzo a piazza Navona c'era un abbeveratoio per cavalli...deve essere stato per questo che papa Innocenzo X chiamò a raccolta i maggiori artista della città per trovare una soluzione. Certo, questo voleva dire anche ritrovarsi ad avere a che fare con Gian Lorenzo Bernini, col quale i rapporti non erano proprio idilliaci...troppo stretto era stato il suo sodalizio con papa Urbano VIII per pensare di poter andare d'accordo anche col suo successore. Ma Bernini convinse tutti con la bellezza del suo progetto (pare convinse anche Donna Olimpia, mandandole però un modellino d'argento della fontana): fu infatti lui a mettere insieme meglio degli altri i desideri del papa, riuscendo anche a riutilizzare l'obelisco che da tempo era abbandonato dalle parti dell'Appia Antica. Il risultato è una macchina barocca straordinaria, con i quattro fiumi che alludono ai continenti allora noti dominati - non solo metaforicamente - dalla colomba Pamphilj, che se ne sta più in alto di tutti. E, meraviglia delle meraviglie, tutto sembra star su per miracolo...avete notato che sotto l'obelisco c'è uno spazio vuoto? Forse solo Bernini poteva fare qualcosa del genere...