Per molti sono dei Carneadi. Per chi ha studiato storia dell'arte Antonio e Pietro del Pollaiolo sono due pietre miliari (pietre emiliane?) della storia dell'arte. La loro tomba si trova, e quasi nessuno lo sa, a san Pietro in Vincoli, nella navata opposta a quello scorbutico del Mosè di Michelangelo che troneggia sulla tomba di Giulio II. E quasi nessuno sa che i tre (Giulio II, Antonio e Pietro) sono stati legati dalla commissione che il primo fece ai due fratelli fiorentini della tomba dello zio, papa Sisto IV, realizzata alla fine del Quattrocento. L'opera, in bronzo, fu talmente apprezzata che ai due venne commissionata anche il monumento funebre di Innocenzo VIII, collocati a san Pietro, smontato poi quando si decise di riscostruire la basilica e rimontato (male) nella navata sinistra della chiesa barocca. Sarà per questo che le loro facce sono così perplesse?
