Riuscire a condensare in un minuto tutta la bellezza di palazzo Altemps è difficile; intanto perché il palazzo in sé è fantastico. A un tiro di schioppo da piazza Navona, venne costruito per volontà del nipote di papa Sisto IV, Girolamo Riario, che qui visse con sua moglie Caterina Sforza: di quell'epoca rimangono ancora tracce di affreschi, come quello della sala della piattaia, che mette in mostra i regali di nozze fatti alla coppia (a proposito di nozze, si sposò in questo palazzo anche Gabriele D'Annunzio, ma molto più tardi). E poi ci sono gli affreschi della loggia al primo piano, realizzati a fine Cinquecento come a suggerire un giardino delle delizie; ma palazzo Altemps è noto soprattutto per la sua strabiliante collezione di antichità, che comprende tra l'altro l'Ares Ludovisi, restaurato da Bernini, opere egizie ed egittizzanti e soprattutto il trono Ludovisi, misterioso rilievo in marmo del quale ancora non si conosce la funzione, ma realizzato con tutta probabilià alla metà del V secolo a.C. nella Calabria magnogreca.