Se volete farvi un regalo, visitate appena possibile il museo etrusco di villa Giulia. È bello tutto: la sede è la cinquecentesca residenza estiva di papa Giulio III, costruita dal Vignola e Bartolomeo Ammannati; la collezione è invece (più o meno dall'inizio del Novecento) quella del museo nazionale etrusco, che mette insieme qui le testimonianze della cultura dell'Etruria meridionale. C'è veramente di tutto: molte, moltissime le terrecotte, che gli etruschi utilizzavano molto più del marmo per creare non solo piccoli elementi decorativi ma anche grandi sculture (come l'Apollo di Veio o il celeberrimo sarcofago degli sposi); ci sono le ceramiche greche (una di Exechias, è solo un frammento ma fantastico: andatelo a cercare), gli oggetti in bronzo come la cosiddetta cista Ficoroni, gli ori antichi e moderni della collezione Castellani. Armatevi di tempo e scarpe comode e, se potete, partecipate a una delle visite guidate offerte dal museo stesso: sono illuminanti.