Se ora vi dicessi che oggi ce ne andiamo a spasso per il Quadraro, mi prendereste per matta? Forse sì, ma vi perdereste la scoperta di luoghi, strade e piazzette dense di storia, a partire da quella romana antica (il mausoleo di Monte del Grano è così grande che forse può essere solo di matrice imperiale) per arrivare a quella più recente: nel periodo degli sventramenti fascisti molti sfollati finiscono qui, in casette arrangiate alla bell'e meglio o in vere e proprie baracche, ed è qui che qualche anno dopo sarà più forte la resistenza (un nido di vespe, così Kappler aveva definito la borgata), tanto da essere testimone di uno dei rastrellamenti più duri che la città ricordi. E poi c'è il Quadraro più moderno, rappresentato (anche) dal progetto di street art che ha colorato i muri del quartiere. Non tutti gli abitanti sono convinti del risultato, e guardano con un po' di sospetto chi si aggira da queste parti armato di macchina fotografica...ma in fondo qui si vogliono tutti un gran bene. Come lo so? Lo scrivono su tutti i muri.