Oltre ad avere un gran gusto in fatto di pittura, Scipione Borghese ci ha visto lungo anche con la scultura: la sua è una delle prime collezioni ad affiancare ai marmi antichi pezzi moderni...in questo caso il suo fiuto si è accorto del talento del giovane Bernini che, figlio d'arte, bazzicava fin da piccolo la casa dei Borghese e ha lasciato in Galleria alcuni dei gruppi scultorei più belli di sempre...avete presente il David di Donatello, in posa da damerino? O quello di Michelangelo, assorto e inarrivabile...ecco, il David di Bernini non ha niente a che spartire coi suoi predecessori: in equilibrio precario, pronto a scagliare la pietra verso un avversario che vede solo lui (ma che potrebbe essere alle nostre spalle), il volto - forse un autoritratto - teso al massimo della concentrazione. E poi c'è il ratto di Proserpina, un capolavoro assoluto anche solo a guardare la mano di Plutone che affonda nella coscia di lei, e Apollo e Dafne, in cui la metamorfosi di lei sorprende Apollo ma anche noi, che la guardiamo dopo quattrocento anni.