Il suo faccione e quello sguardo di sufficienza ci accompagnano dentro e fuori le sale dei musei Capitolini: i ritratti di Costantino sono forse (perso il colosso di Nerone) gli esempi più evidenti del concetto di grandeur imperiale. E Costantino aveva buone ragioni per volere grandeggiare nella storia romana. Con lui, dopo la vittoria su Massenzio a ponte Milvio, tutto cambia: ispirato da un sogno che ha del miracoloso, Costantino farà marciare il suo esercito con le insegne cristiane, costruirà le prime basiliche, concederà libertà di culto e farà spesso l'occhiolino alla comunità cristiana, stando ben attento a non inimicarsi la classe senatoria, tradizionalmente pagana, tanto che molti mettono in dubbio il reale sentimento dell'imperatore, e sostengono che la sua conversione sia dettata più dall'opportunità che da un vero fervore cristiano...e in effetti l'aver mandato a morte la moglie Fausta e perfino il figlio Crispo, e la decisione di battezzarsi solo in punto di morte, per presentarsi all'aldilà (semmai ci fosse arrivato) immacolato come un pupo sono quantomeno sospette. Insomma, una gran faccia di bronzo...