Chi, come me, non è dotato dalla natura di pollice verde, si può consolare con i giardini di Roma, siano essi veri o dipinti. Tra i più belli, anzi forse proprio il più bello, così fantastico da sembrare quasi il prodotto di un miracolo, c’è il giardino della villa di Livia, sulla via Flaminia. Giardino che nasce proprio, se non grazie ad un miracolo, ad un curioso prodigio: narra infatti Plinio il Vecchio che, mentre Livia stava passeggiando da queste parti, un’aquila le fece cadere in grembo una gallina completamente bianca che portava nel becco un rametto d’alloro: consigliata dagli aruspici, Livia allevò di buon grado gallina e pulcini, e piantò il ramo dal quale nacque un vero e proprio boschetto: da qui si sarebbero poi sempre colte le foglie per realizzare le corone d’alloro dei trionfatori dell’impero. Una eco di questo bosco di delizie è proprio nel giardino dipinto che un tempo decorava uno degli ambienti della villa, conservato a palazzo Massimo: corbezzoli, allori, passerotti, salici, arance, cipressi…è proprio vero quello che diceva Cicerone, se possedete una biblioteca e un giardino, avete tutto ciò che vi serve.