Su quello che un tempo era definito il colle dei giardini, villa Medici è dal 1803 sede dell'accademia di Francia; la sua storia in realtà comincia ben prima quando, nel 1564, il cardinal Ricci acquista sul Pincio un piccolo casale circondato da vigne. Il destino di questo edificio cambia quando si intreccia con quello di Ferdinando de Medici: figlio di Cosimo I e cardinale di famiglia, Ferdinando decide di acquistare a Roma una villa consona al suo ruolo e mette gli occhi su quella del cardinale, rendendola una delle più belle di Roma. Il suo pezzo forte è la facciata verso il giardino, ricchissima di marmi antichi, in parte trasferiti a Firenze quando Ferdinando, morto improvvisamente suo fratello, torna in Toscana per diventare granduca. La cosa che però preferisco è il piccolo studiolo nel giardino, affrescato da Jacopo Zucchi che, con fare enciclopedico, rappresenta decine e decine di piante e animali...c'è anche un tacchino (una rarità all'epoca) che il pittore, evidentemente poco a suo agio con un animale così esotico, decide di collocare in equilibrio precario sul ramo di un albero...