Se voglio fare l'intellettuale scelgo, che so, il Pigneto. Se preferisco darmi arie da raffinata, allora magari indico il Celio, oppure la Garbatella, e allora divento subito radical chic. Ma se devo scegliere davvero un rione, e farlo col cuore, allora dico Trastevere. Ditemi che sono scontata, che amo gli scorci fintamente autentici da copertina e io vi dirò sì, mi piacciono le stradine sgarrupate, i forni senza nemmeno l'insegna, i bar dove ha l'impressione di poter prendere il tetano a ogni passo e invece prendi solo un caffè. Mi piace Trastevere, i panni stesi, la parte al di là del viale (quella attorno a santa Cecilia) più che quella al di qua, le chiese, le piazze e i mercati. E va da sé che allora abbia sfogliato con grande piacere le pagine di 111 luoghi di Trastevere che devi proprio scoprire, di Giovanna Santirocco e Gianluigi Spinaci, pubblicato da Emons. Tra storie che già conoscevo, indirizzi che ho prontamente appuntato, nomi e fatti che mi sono tornati alla mente come a Proust che mangiava la madeleine, ho scoperto molte, moltissime cose nuove. Come la storia del brigante che faceva la maglia...Ah, il libro è anche un podcast su Spotify, lo potete ascoltare qui.