Provateci voi, a vivere a Venezia nel Cinquecento e a dipingere un leone. Voi, che avete fatto il viaggio più esotico della vostra carriera a Bergamo, e che avete sì i libri di modelli, va bene la lunga tradizione iconografica, va bene tutto, ma voi, che siete di Venezia e che avete più dimestichezza coi gabbiani e coi pesci, vi vedete arrivare nella bottega uno che vi chiede di dipingere San Girolamo con tanto di leone. Che avrà pensato Lorenzo Lotto del suo leone che spunta dalla cornice dello sposalizio mistico di santa Caterina di palazzo Barberini? Magari ne sarà stato soddisfatto, o magari avrà avuto la stessa espressione un po' basita che la Vergine Maria ha poco più su, nello stesso dipinto. Ma secondo me, dopo aver dato l'ultima pennellata a quel gattone che sembra un fumetto, e che del leone non ha proprio l'aria, Lorenzo Lotto si sarà fatto una bella risata...