Vaticano contemporaneo

Uno pensa ai Musei Vaticani e la cosa più moderna che gli viene in mente sono forse le stanze di Raffaello, al limite il Giudizio Universale che Michelangelo dipinge nella cappella Sistina. E se vi dicessi invece che tra le (quattro) mura dei musei si trova una collezione d'arte contemporanea che comprende opere di Matisse, Chagall, Rodin, van Gogh, Morandi e Campigli (quelle nella foto sono le sue donne che giocano a tennis, del 1943), per tacere di tutti gli altri? Ma come, sarete pensando, e io non li ho mai visti tutti questi? Facile che ci siate passati avanti, stremati da un lungo percorso, e che, avendo ormai vicino l'obiettivo della cappella Sistina, non ci abbiate quasi fatto caso...ma la collezione contemporanea, ospitata nelle sale dell'appartamento Borgia e in quelle seguenti, fino appunto alla scalinata che porta alla cappella Sistina, è di tutto rispetto. Il merito di aver ristabilito un contatto tra il papato e l'arte contemporanea va a Paolo VI, che si accorse di come negli ultimi decenni il dialogo tra gli artisti e il Vaticano si fosse un poco affievolito: è lui che nel giugno del 1973 inaugura quindi la nuova sezione del museo, che comprende oggi ben ottomila opere datate tra le fine dell'Ottocento e, praticamente, l'altro, ieri. Impossibile fare un elenco di tutti i capolavori qui presenti, ma qualche altro nome ve lo concedo, giusto per stuzzicare un po' la vostra curiosità...accanto a quelli già nominati troverete anche Francis Bacon, de Chirico, Fontana, Burri e Botero, Guttuso e Paul Klee. Può bastare?