Tic, tac, tic, tac, tic, tac...quante volte, durante una notte insonne, il costante ticchettio dell'orologio si è trasformato in un insopportabile fastidio? Come si dice, mal comune, mezzo gaudio: pare che anche papa Alessandro VII, noto per soffrire d'insonnia, mal sopportasse il rumore degli orologi del palazzo apostolico, tanto che chiese ai fratelli Campani di inventarsi qualcosa che gli avrebbe consentito sì di leggere l'ora anche di notte, ma senza essere tormentato dal rumore del meccanismo. Il risultato sono alcuni splendidi esempi di orologi barocchi col quadrante forato in modo che, piazzando una candela subito dietro, si potesse vedere bene a che punto della notte ci si trovava. Un paio di esemplari di orologi notturni, assieme a tanti altri ricchissimi esemplari (e pure all'orologio che un tempo è appartenuto a san Filippo Neri, che rifletteva così sul trascorrere del tempo e sulla vanità delle cose terrene) sono esposti a palazzo Barberini, alla mostra Tempo Barocco, in programma fino al 3 ottobre. Trovate un po' del vostro tempo per andarla a vedere, ne vale la pena.