Si fa presto a dire libreria: in casa vostra, per esempio, dove riponete i libri? Magari avete Billy dell'Ikea, magari qualche scaffale ereditato dai genitori, magari forse (addirittura) una libreria di design, o più probabilmente stipate i libri ovunque ci sia spazio, anche sul termosifone. Ma c'è una a Roma che forse batte tutte: è la biblioteca di Pietro Piffetti al Quirinale. Come dite? Non lo avete mai sentito nominare? Davvero un peccato, perché si tratta di uno dei maggiori ebanisti del Settecento, uno che il legno lo conosceva bene e lo sapeva lavorare al meglio, realizzando mobili da far girare la testa. La biblioteca del Quirinale è per esempio un capolavoro di intarsi di legni di diverse essenze: alla struttura in pioppo si uniscono elementi in palissandro, tasso, olivo e bosso a formare disegni delicatissimi, resi ancora più preziosi dall'avorio lavorato con la tecnica del pirografo (il disegno viene cioè ottenuto mediante una punta incandescente). Una vera meraviglia che non ci si stanca mai di guardare, talmente bella che la regina Margherita la fece smontare pezzo pezzo dalla villa della Regina di Torino per ricostruirla a Roma. Chissà come saranno stati in pensiero quelli che si sono occupati del trasloco...