21. aprile 2022 Via del giacinto Ci sono i libri che leggo per poi recensirli su Arte Arti, quelli che leggo, rileggo e consulto per preparare podcast, video e visite guidate, i libri che ammiccano dalla libreria di casa aspettando di essere scelti. Ci sono quelli della pila della vergogna (sono tutti quei libri impilati sul comodino che aspettano pazientemente il loro turno, coscienti del fatto che spesso c'è da aspettare a lungo, come quando si è in fila dal medico). Ci sono i libri che leggo la sera prima di addormentarmi (due pagine alla volta, niente di più) ma che devono essere leggeri e pucciosi come una coccola. Ci sono poi i libri che vedo in libreria e mi conquistano all'istante, scalano la pila della vergogna e si collocano stabilmente in cima, come quelli che dal dottore devono solo prendere una ricetta e passano avanti a tutti. Questo qui è uno di quei libri, preso a Bologna prima di salire sul treno. Due sono i punti a suo favore: è sottile sottile, perfetto da portare in viaggio, e poi ha questa descrizione delle stradine di Roma che mi ha stregata. Ah, e poi le copertine di Sellerio sono così belle...potevo lasciarlo là? tagPlaceholderTag: Roma, Libri, Leggere