Il vino del Palatino

©-Parco-archeologico-del-Colosseo
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La tradizione vuole che le piante sacre di Roma siano il fico, la vite e l'ulivo: piantate nel foro Romano, all'altezza del Lacus Curtius, non dovevano mai morire, perché quello era considerato segno di imminenti sventure. Poco distante, sul Palatino, nell'area dell'antica Vigna Barberini (quale luogo fu più azzeccato?) è stato messo a dimora un vitigno: non si tratta tuttavia di un vitigno qualsiasi, ma di una varietà antichissima, conosciuta anche ai tempi di Plinio il Vecchio che la chiamava uva pantastica. L'iniziativa rientra nel più ampio progetto Parco Green, che vuole valorizzare al massimo, oltre allo straordinario patrimonio archeologico presente in centro città, anche l'ambiente naturale dell'area, che ospita anche una nutrita fauna (tra cui i gattoni che cerco sempre di accarezzare) e diverse specie botaniche, che in primavera sono al massimo della loro bellezza.