Cosa fare a Roma d'estate? So che molti di voi, soffrendo oltremodo il caldo di questi giorni, risponderanno "NULLA", ma in realtà resta qualche cosettina da fare, con il minimo dispendio di calorie e senza sudare troppo:
per esempio si può prendere una granita al caffè con panna alla Tazza d'Oro del Pantheon. Ecco, direte voi, e come ci arrivo al Pantheon con questo caldo? Andateci la mattina, prima di mezzogiorno, e camminate dal lato in ombra di ogni strada. Si potrebbe fare anche nel pomeriggio, ma poi magari col caffè poi non dormite. E soffrite il caldo.
Un tempo si consigliava agli anziani di andare al centro commerciale perché c'è l'aria condizionata. Che può essere anche una possibilità, ma ne esiste un'altra: fate la tessera della Biblioteca Nazionale Centrale . Potete stare al fresco, sedervi e leggere più o meno qualsiasi libro vi verrà in mente di leggere. Ci sono pure i miei, ho controllato.
A proposito di aria condizionata, lo sapete, vero, che anche molti musei ne sono dotati? C'è palazzo Massimo alla stazione Termini per esempio. Pensate: arrivate in metro (si sta freschi) entrate nel museo (si sta freschi lo stesso) e poi tornate a casa in metro. Certo, poi magari a casa vi fate una doccia, ma senza sprecare l'acqua.
Dopo cena, fate una passeggiata a villa Celimontana per ascoltare un po' di buona musica jazz. E se non vi piace il jazz, fate comunque una passeggiatina dopo il tramonto: si sta freschi e poi si dorme meglio.
Vi ho già consigliato la granita al caffè, ma esiste una variante tipicamente romana: la grattachecca. Andate al chiosco della sora Lella di porta Cavalleggeri, o alla sora Maria di via Trionfale, o dove altro vi porta il cuore.
Nutrire il fisico, nutrire la mente; se siete già stati in qualche museo e non vi va di spendere ancora i soldi del biglietto (a proposito, per i musei comunali c'è la Mic Card) potete sempre optare per qualche chiesa. Sono fresche e gratis. Io opterei per santa Maria del Popolo dove trovate Pinturicchio, Bernini, Raffaello, Annibale Carracci e Caravaggio. E il fresco, ovviamente.
Avete fatto tutto: siete stati al museo e preso la granita, visitato una chiesa e comprato pure la grattachecca, avete ballato a villa Celimontana e ora avete pure la tessera della Biblioteca Nazionale, ma soffrite ancora il caldo? Va bene, potete anche restare a casa, con le tapparelle un po' abbassate: non c'è niente di meglio di un pisolino estivo, quando fuori ci sono quasi quaranta gradi e cantano le cicale.