La storia è sempre quella: eletto un nuovo papa, suo nipote si ritrova in quattro e quattr'otto nominato cardinale: è successo (e sono solo due di innumerevoli esempi) con Paolo V e Scipione Borghese, con Innocenzo X e Camillo Pamphilj; succede anche con papa Clemente XII e suo nipote, Neri Maria Corsini, che viene istantaneamente nominato cardinale e accentra su di sé un gran potere - anche perché lo zio non era proprio in gran salute - e diventa in breve uno dei mecenati più in vista della Roma del Settecento: il suo zampino si riconosce nel cantiere di san Giovanni in Laterano e nella fontana di Trevi, così come fu fondamentale nella decisione di aprire al pubblico i musei Capitolini. Ma soprattutto il gusto sopraffino del cardinale si riconosce nella collezione che mette insieme nel palazzo di via della Lungara (e nel palazzo stesso, che grazie all'intervento di Ferdinando Fuga all'epoca non ha nulla da invidiare alle regali residenze europee). E proprio palazzo Corsini ospita in questo periodo una mostra dedicata al cardinale e alla sua collezione: esposte più di cinquanta opere, dalle lettere ai disegni, dai dipinti ai libri, dalle incisioni ai documenti d'archivio. Sarà come essere invitati a casa sua: l'impressione sarà anzi così reale che vi pentirete di non aver portato una scatola di cioccolatini per il vostro ospite. O è meglio un mazzo di fiori?