Quel che conta è l'idea, e quella di Philippe Halsman è stata semplice e geniale: far saltare di fronte al suo obiettivo attori e attrici, teste coronate, artisti e personaggi dello show business hollywoodiano, scienziati e capi di stato. Il risultato di questo vero e proprio esperimento sociale - provateci voi a saltare mantenendo il solito aplomb, senza scoprire la vostra vera natura - è esposto al museo di Roma in Trastevere fino a gennaio 2024. Si tratta della prima retrospettiva in Italia, e fossi in voi non me la lascerei sfuggire: a questo proposito, ricordatevi che da settembre saranno in programma (in giorni e orari ancora da definire) visite guidate gratuite condotte da Alessandra Mauro, curatrice dell'esposizione.
Philippe Halsman. Lampo di genio copre l'intera carriera del fotografo nato a Riga, in Lettonia, nel 1906, dalla collaborazione con Vogue negli anni Trenta al trasferimento negli Stati Uniti, dove diventa celeberrimo: solo lui è riuscito a firmare 101 copertine di Life. In mostra cento scatti (tra i quali i celebri salti, ma non solo) arrivati direttamente dall'archivio Halsman di New York, compresi quelli realizzati assieme a Salvador Dalí che sono la quintessenza del surrealismo.